Q by Unknown

Q by Unknown

autore:Unknown
La lingua: ita
Format: epub
pubblicato: 2012-04-05T12:42:36+00:00


1644; in questa data si stabilí ad Amsterdam, dove morí povero, tre anni dopo. Pittore e incisore di scene di genere satiriche e grottesche, secondo il gusto di Brouwer e di van de Venne che tuttavia Q carica di valori grafico-pla-stici piú che pittorici, avvalendosi di chiaroscuri e toni chiari fortemente contrapposti ( Giocatori di carte: L’Aja, Mauritshuis e replica al Museo di Bailleul; Dal dentista: Monaco, ap; Uomo e donna nel cortile di scuderia: Londra, ng; Coppia di mendicanti e Venditore di vin broulé con la moglie: 1635-40 ca.: Braunschweig, Herzog-Anton-Ulrich-Museum; Gruppo di amici gaudenti: Amburgo, t # è noto soprattutto per le sue rappresentazioni del mondo teatrale (gli Attori di farse mentre danzano: Parigi, Museo della Co-médie Française; il Trionfo della pazzia: Amsterdam, Museo del Teatro), che non mancano di ricordare, anche per l’affinità spirituale con l’arcigno e insieme fresco sguardo gettato su un mondo ai limiti dell’«eversione», l’opera di Callot. Gli appartiene un folto numero di car-boncini su pergamena ove il suo segno grintoso trova un terreno privilegiato d’espressione; animò con figure i dipinti di Schaeff. P. Nolpe. ( jv + sr) .

Quatremère de Quincy, Antoine Chrisostome (Parigi 1755-1849). Storico dell’arte, architetto, archeolo-go e scultore dilettante. Di famiglia borghese nobilitata nel 1780, Q partecipò attivamente alla Rivoluzione francese, ma arroccato su posizioni di difesa ad oltranza della monarchia costituzionale che lo costrinsero a lunghi periodi di clandestinità sotto il Terrore e poi il Direttorio. Ria-bilitato solo parzialmente sotto l’Impero, ebbe modo dopo la restaurazione di ricoprire cariche politiche e amministrative di rilievo nell’ambito dell’organizzazione della produzione e della tutela dei beni culturali. Tra i suoi incarichi piú importanti vanno ricordati la segreteria perpetua della restaurata Académie des beaux-arts (1816, da cui dovrà dimettersi nel 1839 per insanabili contrasti di ordine estetico e personale), la nomina a Consigliere onorario dei Musei presso la Maison du Roi (1817) e quella a professore d’archeologia presso la biblioteca del re (1820). Il suo lucido conservatorismo politico, appena ve-lato da una leggera patina illuminista, trova espressione estetica adeguata nell’adesione convinta, precoce e definitiva, al neoclassicismo, scoperto a Roma durante i soggiorni italiani del 1776-80 e del 1783-84, in cui strinse Storia dell’arte Einaudi



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